L'eccidio di Vallucciole è stata una strage nazifascista compiuta il 13 aprile 1944 a Vallucciole, frazione di Stia (attuale comune di Pratovecchio Stia) in provincia di Arezzo. Prato fu liberata il 6 settembre 1944, dopo un intero anno di occupazione.Quel giorno le truppe tedesche lasciarono la città, ma prima di abbandonare definitivamente il campo portarono a termine un eccidio efferato: ventinove giovani partigiani catturati alla fine di uno scontro a fuoco avvenuto nella notte precedente furono impiccati nel paese di Figline, sotto lâarco di via Maggio. Per migliorare l'esperienza di navigazione delle pagine e di fruizione dei servizi online, questo sito utilizza cookie tecnici e analitici. Italia: dal luglio 1943 ad aprile 1945 sono circa 9.500 le persone perite in stragi nazifasciste, prive di una effettiva pericolosità militare e quasi tutte immuni da colpe effettive. L’impresa non era semplice, nel frattempo era iniziato a piovere e oltre al buio anche l’acqua ostacolava i movimenti e rendeva indistinti i contorni. Prato fu liberata il 6 settembre 1944, dopo un intero anno di occupazione.Quel giorno le truppe tedesche lasciarono la città, ma prima di abbandonare definitivamente il campo portarono a termine un eccidio efferato: ventinove giovani partigiani catturati alla fine di uno scontro a fuoco avvenuto nella notte precedente furono impiccati nel paese di Figline, sotto l’arco di via Maggio. A quel punto, nonostante tempestive ed efficaci ricerche, le informazioni recuperate risultarono inutili e il processo contro Karl Laqua fu definitivamente archiviato il 25 gennaio 2005. L'eccidio di Schio è il massacro compiuto nella notte tra il 6 e il 7 luglio 1945 (due mesi dopo la fine della guerra) a Schio (Vicenza) da un gruppo formato da ex partigiani della Divisione garibaldina "Ateo Garemi" inquadrati quali agenti della Polizia ausiliaria partigiana (istituita alla fine della guerra e composta da ex partigiani). Erano circa le 2:00 quando il gruppo si ricompattò nei pressi della Pesciola, una vecchia casa colonica non lontano dal paese di Figline, dove gli uomini agli ordini di Carlo Ferri avrebbero dovuto incontrare una staffetta capace di condurli tra le file nemiche fino al centro cittadino. Itedeschi, tra lâaltro, impegnati alla costruzione della linea difensiva che dal mar Tirreno, lungo lâAppennino, doveva arrivare allâAdriatico, rastrellavano gli uomini per impiegarli nelle opere di fortificazione. Eccidi: 3, vittime: 9 Uccisioni individuali: 7 Ottobre 2 ottobre 1944: a Ranchio, un reparto di militari tedeschi uccide don Primo Foschi. Domani, in occasione del 76esimo anniversario dell'eccidio di Pratale, al dolore delle famiglie chiantigiane si unirà l’eco della memoria toscana. L’eccidio di Figline ricordò a tutti che la guerra continuava e per l’Italia non era ancora giunto il momento di festeggiare la pace. 1. tweet. Pagina principale Una pagina a caso Nelle vicinanze Entra Impostazioni Fai una donazione Informazioni su Wikipedia Avvertenze L'eccidio di Civitella fu una strage compiuta dalle truppe naziste il 29 giugno 1944 nelle località di Civitella in Val di Chiana, Cornia e San Pancrazio di Bucine, in provincia di Arezzo, che cagionò l'uccisione di 244 civili. T anto i partigiani comunisti che i miliziani fascisti combattevano per la bandiera di due dittature, una rossa e l'altra nera. Alla Pesciola, però, non c’era nessuno ad attenderli e i partigiani furono costretti a una sosta imprevista per discutere sul da farsi. Eccidio di Avenza, salta la commemorazione Il 10 novembre del 1944 morirono sul ponte 11 persone per mano dei tedeschi Pubblicato il 10 novembre 2020 Salta per ⦠Solo in Toscana moriranno Fu allora che alcuni abitanti di Figline vinsero la paura ed iniziarono a togliere gli impiccati dalle corde. Cade eroicamente sull'arma il Comandante "Tito" 2 I corpi furono ripuliti ed adagiati nelle casse mortuarie per essere trasportati al cimitero di Chiesanuova, dove il 12 settembre 1944 la popolazione rese loro l’ultimo saluto. L'eccidio di Sant'Anna di Stazzema fu un crimine commesso dai soldati nazisti della 16. La Toscana è stata uno dei territori maggiormente colpiti: le stragi nazifasciste, concentrate soprattutto tra l'aprile e l'agosto del 1944, furono più di 280, i comuni interessati 83 e i morti tra i civili furono circa 4.500. display: none !important; Lâeccidio si consumò âin grondaâ, cioè ai bordi del Padule dove era sfollata la maggior parte della popolazione, poiché i reparti nazisti non giunsero mai nel centro di esso, temendo eventuali ma inesistenti attacchi partigiani. Abbiamo raccolto l’invito di Carlo Petrini: una grande piazza virtuale per festeggiare i 75 anni della Liberazione. Con un bilancio finale di 109 vittime, è una delle stragi nazifasciste più gravi avvenute sul territorio italiano durante la seconda guerra mondiale . È con questi sentimenti che il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e la vicepresidente Monica Barni vogliono ricordare Vittorio [â¦] Eccidio di Civitella L' eccidio di Civitella fu una strage compiuta dalle truppe naziste il 29 giugno 1944 nelle località di Civitella in Val di Chiana, Cornia e San Pancrazio di Bucine, in provincia di Arezzo, che cagionò l'uccisione di 244 civili. Anche il territorio di SantâAnna di Stazzema fu interessato dalla costruenda linea âPietrasanta-Riegelâ che doveva collegarsi con la linea Verde-Goticaquestâultima, nellâinverno 1944-1945, avrebbe fermato lâavanzata degli eserciti all⦠Case Study Sant'Anna di Stazzema Sotto la pioggia che iniziava nuovamente a cadere vennero identificati i cadaveri e fu scavata una fossa presso il cimitero del paese dove i morti furono seppelliti tutti assieme. La memoria degli eccidi nazifascisti in Toscana. Nellâimmaginario collettivo creato dal âmito resistenzialistaâ, allâudire questa parola appare lâimmagine di un plotone di tedeschi che fucilano 10 innocenti civili italiani per ogni loro camerata morto. Ogni volta che arrivavano alla forca dovevano prima togliere dal capestro i propri compagni per poi a loro volta seguirli nella morte. Sono inoltre presenti una cronologia essenziale dei esprimono con drammatica chiarezza il prezzo che la Toscana ha pagato per riconquistare la liberta': abbiamo avuto un decimo di tutti i danni di guerra, centinaia di deportati, 4.461 vittime civili degli eccidi nazifascisti, oltre a 281 Durante le fasi di ritirata, le truppe nazifasciste commisero molti eccidi anche in Toscana, alcune stragi furono rappresaglie per punire le azioni dei partigiani, altre operazioni di ripulitura e "desertificazione" per svuotare porzioni di territorio presso la linea del fronte o sterminare intere comunità. Contemporaneamente i militari recuperarono sedie, tavoli e corde dalle case circostanti per approntare un patibolo, organizzando al tempo stesso le misure difensive per evitare interferenze. Alle ore 6.00, tre gruppi di Partigiani, all'ingresso del Paese, aprono il fuoco sul nemico attaccante. Per informazioni sui cookie dei siti di Regione Toscana e su come eventualmente disabilitarli, leggi la "privacy policy". 3 ottobre 1944: a Civitella, per rappresaglia all’uccisione di due militari tedeschi da parte dei Alla fine dello scontro, infatti, i tedeschi effettuarono un meticoloso rastrellamento per arrestare e giustiziare i partigiani rimasti sul campo. s.l.m.) In 500 alla commemorazione Come la maggior parte dei procedimenti penali contro i crimini nazifascisti in Italia anche quello di Figline fu gettato nel tristemente noto armadio della vergogna, dal quale riemerse solo nel 1994. L'ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, con i suoi oltre 120.000 iscritti, è tra le più grandi associazioni combattentistiche presenti e attive oggi nel Paese. Partigiani della Memoria Poetiche e politiche del ricordo. otto Monumento in memoria delle vittime dell'eccidio del Padule di Fucecchio Tipo Fucilazioni di massa, esecuzioni sommarie Data 23 agosto 1944 05.00 circa – 14.00 circa Luogo Padule di Fucecchio - comuni interessati : Cerreto Guidi, Fucecchio, Larciano, Monsummano, Ponte Buggianese document.getElementById("comment").setAttribute( "id", "cfc75b96af5022e2de77dbb6ba9fd4bc" );document.getElementById("86057e44ed").setAttribute( "id", "comment" ); Puoi usare codice html:
, Iscrivimi alla newsletter di ToscanaNovecento. }. L' eccidio di Montemaggio fu la fucilazione di 19 partigiani da parte della Guardia Nazionale Repubblicana il 28 marzo 1944, in località la Porcareccia, sulle pendici del Montemaggio (671 m. Istituti per la Storia della Resistenza e dell'età contemporanea, Bassorilievo dei Martini di Figline (località Figline di Prato), Fondazione Museo e Centro di Documentazione della Deportazione e Resistenza di Prato. La strage di Sant'Anna, assieme a molte altre nella Toscana settentrionale e in Emilia, è legata all'andamento del fronte della Linea Gotica e alla bonifica di determinate zone dalla presenza dei partigiani. L’eccidio di Cerequio La Morra fu l'insieme delle esecuzioni sommarie effettuate nei rastrellamenti del 29 agosto 1944 da milizie fasciste a danno di formazioni partigiane, il cui epicentro fu la località di Cerequio e coinvolse altri territori limitrofi ai comuni di La Morra, Cherasco e Verduno, in particolare le località di San Bartolomeo e Meane. Ne seguì uno scontro impari, destinato a non durare molto. Quel giorno le truppe tedesche lasciarono la città, ma prima di abbandonare definitivamente il campo portarono a termine un eccidio efferato: ventinove giovani partigiani catturati alla fine di uno scontro a fuoco avvenuto nella notte precedente furono impiccati nel paese di Figline, sotto l’arco di via Maggio. Le loro ideologie erano entrambe autoritarie. Il loro destino era stato deciso e nessuno avrebbe potuto salvarli. Per questo motivo il CLN locale, in accordo con il Comitato Regionale di Firenze, decise di conquistare il centro laniero prima dell’arrivo degli angloamericani. Sono tanti i luoghi come questo in Toscana e in tutto il paese, dove sono avvenuti eccidi, stragi, fucilazioni, esecuzioni sommarie di partigiani, di semplici cittadini, uomini e donne”. A Niccioleta (Grosseto) la cerimonia per ricordare gli 83 uomini rastrellati e uccisi dai nazifascisti come rappresaglia contro i partigiani che operavano in Toscana. Divisione lo stesso giorno. stampa. L'eccidio di Vellano si svolse in due atti: il 21 luglio 1944 un partigiano uccise un militare tedesco e il giorno seguente per rappresaglia i nazisti, dopo aver incendiato la scuola del luogo, fucilarono 2 uomini; successivamente il 18 agosto 1944 un reparto tedesco minò una parte di Vellano, fucilando 2 vecchi proprietari di una delle case minate, di sera nel bosco fu fucilato un altro anziano. Sono 755 le vittime civili - uomini, donne, vecchi, bambini anche di pochi mesi - uccise per rappresaglia dai militari nazisti in 14 eccidi avvenuti in Toscana tra l'aprile e il settembre del 1944. Prima dell 8 Gli eccidi. Qui le versioni divergono: chi dice che i partigiani … della zona, circa 2000 uomini, che andarono a costituire la Colonna Morsero, dal nome del Capo Provincia di Vercelli Michele Morsero. Puntata di "Le foibe, gli eccidi dei partigiani comunisti jugoslavi in Italia, i radicali" di martedì 12 febbraio 2019 condotta da Aurelio Aversa . CREDITS FRANCESCO FUSI, Istituto Storico della Resistenza di Firenze. E soprattutto riceverà la documentazione sugli eccidi liguri di Rovegno, Cadibona, Molini di Voltaggio, Monte Manfrei, campo sportivo o di golf di Sanremo e Castiglione di Oneglia. Lâepisodio scatenante associato allâeccidio viene identificato con lâuccisione di due soldati nazisti avvenuta lâ11 aprile. Nella notte tra il 5 e il 6 settembre 1944 i partigiani organizzati nella brigata Buricchi iniziarono così una lunga discesa dal campo base ai Faggi di Iavello. Marco Palla (a cura di), Storia dell’antifascismo pratese. I partigiani uccisi in combattimento risultano essere 703, gli uccisi per rappresaglia 882. Sono ormai trascorsi cinquant'anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. [2] Non riuscendo a capire dove partivano le raffiche nemiche né a organizzare un’efficace resistenza, la colonna sbandò dopo aver sparato alla cieca le proprie munizioni e iniziò da parte dei singoli la ricerca di un varco per uscire dall’accerchiamento. Lâeccidio dellâOspedale psichiatrico di Vercelli Nei giorni dal 23 al 26 aprile 1945 si erano concentrate a Vercelli tutte le forze della R.S.I. Sono ormai trascorsi più di 75 anni dall'eccidio del Padule di Fucecchio, e la Toscana ricorda. Sotto lo … ToscanaNovecento Portale di Storia Contemporanea. Solo in Toscana moriranno circa 3.600 persone, in gran parte civili innocenti. La faggeta sulla cresta del monte Javello fu per alcuni mesi un rifugio per i partigiani pratesi. Nel corso degli anni non si è mai giunti a condannare i responsabili dell’eccidio di Figline, anche se le prime ricerche erano state intraprese già nell’autunno del 1944. Fausto BiloslavoV alentino Bortoloso, il boia di Schio, dovrà restituire la «medaglia della Liberazione» consegnata in giugno dallo Stato italiano. Cordoglio per la scomparsa di uno degli ultimi protagonisti della lotta di Liberazione in Toscana, ma anche gratitudine per ciò che ha saputo trasmettere nel suo impegno di memoria e di educazione delle nuove generazioni. lunga superiori a quelle dei partigiani, per il numero degli uomini e per le armi. A questi si Tuttavia i nazisti non si scomposero e aspettarono la fine del cannoneggiamento per portare a termine il loro proposito, lasciando il luogo dell’eccidio soltanto quando ebbero ultimato l’esecuzione. Nell’ampia entrata dell’edificio il maggiore Laqua inscenò un processo farsa, alla fine del quale ventinove partigiani furono condannati a morte mediante impiccagione e condotti immediatamente al paese di Figline, dove giunsero alle 9:00 del mattino del 6 settembre 1944. Elenco analitico (in ordine cronologico) delle stragi compiute in Italia dai reparti tedeschi,compilato dal dr. Carlo Gentile per il gruppo di ricerca “Guerra ai civili.