a) falso b) vero 3) Gli Appennini si dividono in Settentrionali, Centrali, Meridionali. La conformazione geologica e strutturale delle montagne d’Italia risente di una storia molto lunga e complessa, che porta ancora i segni di un’antichissima catena, la catena ercinica, formatasi più di 300 Ma fa, tuttavia i rilievi più evidenti, le Alpi e gli Appennini, sono strutture recenti, nella scala dei tempi geologici. La sua apertura, che continua tutt’oggi, sta smembrando la catena appenninica. Quanto sono lunghi gli Appennini? Orogenesi ed erosione Notizie, approfondimenti, esperimenti, video, giochi e percorsi didattici sui temi di energia e ambiente per un’informazione completa ed attuale. Tre fasi di acme possono essere individuate: nel Cretaceo la fase eoalpina, la più antica, , durante la quale si verificò la scomparsa dell’Oceano Ligure-piemontese; dall’Eocene all’Oligocene inferiore (30 Ma) quando iniziò la collisione continentale vera e propria con la fase mesoalpina; dall’Oligocene superiore al Miocene (25 Ma) le Alpi assunsero l’attuale struttura a doppia vergenza con la fase neoalpina. A paragone con le Alpi, gli Appennini, oltre a essere più recenti, hanno una diversa conformazione e un'altezza nel complesso inferiore. Transizione Ilva ad Idrogeno: per produrre la resa di un kw. Spread the joy of Blendspace. a) vero b) falso 2) Anche i monti della Sardegna fanno parte degli Appennini. Proprio queste misure ripetute nel tempo hanno permesso di comprendere le relazioni tra l'evoluzione di Alpi e Appennini e le manifestazioni sismiche e vulcaniche che, a volte con grande intensità, caratterizzano moltissime zone del nostro Belpaese. I movimenti di sollevamento lungo le catene sono anche una delle cause dell'instabilità dei versanti e delle numerose frane che caratterizzano le zone montuose e collinari della nostra penisola. Per quanto riguarda gli Appennini, la parte in sollevamento attivo è quella orientale, dalla Romagna, Marche, Abruzzo, Molise fino alla Basilicata, mentre lungo la parte occidentale, quella che i geologi chiamano la parte "interna" della catena, l'apertura del Bacino del Tirreno sta causando fenomeni distensivi che risultano in un generale abbassamento dell'area e in numerose manifestazioni vulcaniche. This video is unavailable. Le aree più attive dal punto di vista sismico sono in genere le aree dove i valori di sollevamento sono più elevati: per esempio, nel Cuneese, nel Bresciano e nel già citato Friuli. sono più vecchie le alpi o gli appennini? La continua compressione lungo il margine orientale provoca la formazione di grandi pieghe e spinge gli Appennini contro le coste della Dalmazia con un ritmo di 1 mm/a. La fiaba 0. Le coordinate geografiche 396. Questo oceano si estendeva grosso modo in direzione N-S, separato a E dal vasto mare di Vardar da una penisola che dalle coste africane si estendeva a N verso la placca europea, il cosiddetto Promontorio Africano, o Adria: la maggior parte del territorio che diventerà Italia si trovava sulla placca di Adria, ad eccezione della Sardegna, posta sull'opposto margine europeo. Le alpi, invece, hanno subito l'erosione del vento, più lenta. Dall’Oligocene ad oggi, un periodo di circa 25 Ma, è stato calcolato che il sollevamento medio della catena alpina sia stato di circa 1 mm/a: questo significa che, se non fossero intervenuti processi di erosione, le cime delle Alpi potrebbero ora raggiungere l’incredibile altezza di 25.000 m! L’avanfossa si presenta in superficie come una piatta e tranquilla pianura, ma in profondità è la zona più attiva dell’intera catena dove la crosta si frattura e grandi falde tettoniche si piegano e si impilano le une sulle altre a raddoppiare il normale spessore della crosta. Gli appennini sono ancora in fase di formazione, si spiegano i frequentissimi terremoti dovuto allo scontro delle placche che appunto innalza le montagne, Sono più vecchie le Alpi, malgrado siano più alte degli appennini, poiché questi ultimi, prima di emergere, sono stati al di sotto del livello del mare, erodendosi piu velocemente. Gli "Antichi popoli delle Alpi" Gli "Antichi popoli delle Alpi" I Reti, una popolazione dinamica e aperta alle influenze provenienti dagli ambiti culturali vicini. 7 times. 0. Quando lo scontro avviene tra due placche di crosta continentale, che hanno la medesima densità, nessuna delle due è disposta a scivolare con facilità al di sotto dell'altra e poco a poco, ma inesorabilmente, le immani spinte dei due continenti che si fronteggiano creano le catene più spettacolari, più alte e dalla struttura più complessa, come l'immenso arco di montagne che va dai Pirenei e la Catena Betica alle Alpi, dalle Dinaridi ai Tauri, fino al Karakorum e all'Himalaya. Com'è fatta una catena montuosa? Elsa and Anna toddler at the store - shopping - food - supermarket - hide and seek - Duration: 13:53. Click here to re-enable them. Una classe virtuale tematica, ragazzi delle superiori collegati da diverse parti del mondo per 15 corsi sul mondo dell’energia, organizzate da docenti del Mit di Boston e esperti di fama mondiale. 3rd - 4th grade . Con un obiettivo comune: promuovere la cultura dell’energia e dell’ambiente attraverso percorsi didattici innovativi, valorizzando al contempo il territorio. a) falso b) vero 3) Gli Appennini si dividono in Settentrionali, Centrali, Meridionali. Se si osserva inoltre la distribuzione dei terremoti nel nostro Paese, è facile rendersi conto di come i sismi siano distribuiti in fasce che bordano i margini delle Alpi e degli Appennini, a testimonianza dei movimenti che ancora si verificano in queste zone. Se potessimo osservare il nostro Paese 250 milioni di anni fa, avremmo sicuramente molte difficoltà a riconoscere i luoghi e i paesaggi a noi oggi familiari! Siamo partner del progetto Necst, il Programma dell’Unione Europea che collega le scuole di Croazia, Olanda, Norvegia e Italia nella realizzazione di una piattaforma digitale di ricerca e scambio di conoscenze sulla produzione energetica. Alcune aree della catena sono più attive delle altre mostrando valori di sollevamento molto più elevati della media: così, per esempio, in Friuli, tra Trieste e Tarvisio, una serie di misure effettuate dopo il terremoto del 1979 e confrontate con precedenti misure geodetiche del 1952 ha mostrato che il sollevamento è avvenuto con velocità di qualche mm/a, con un picco di 10 mm/a, valore 10 volte superiore alla media della catena alpina. appartenente al massiccio montuoso del Gran Sasso. Il CLIL non sarà più un segreto con “clil in action”! La zona esterna, non ancora deformata, verso la quale la catena si muove, viene detta avampaese. La rete nazionale è poi collegata con le reti di altri Paesi, in particolare con i Paesi che si affacciano sull'arco alpino, per poter tenere sotto controllo la situazione dell'intera catena. \
Le Alpi e gli Appennini DRAFT. E' facile quindi per noi considerare i rilievi montuosi come qualcosa di fisso e immutabile, che è sempre esistito e sempre esisterà, ma in realtà non è così. Un'evoluzione continua
Video lezione di Geografia Le Alpi e gli Appennini 2^ parte. Gli Appennini, inoltre, a differenza delle Alpi, sono caratterizzati da una scarsa presenza di nevai e di ghiacciai (l'unico ghiacciaio degli Appennini è il … "Eniscuola Energy and Environment" is a project run by eni to promote awareness of energy and environmental issues amongst students. Nel Cretaceo medio (100 Ma) si verificò un fatto importantissimo per l'evoluzione dell'area mediterranea: i movimenti di espansione cessarono e l'Oceano Ligure-piemontese iniziò a chiudersi sotto la spinta della placca africana che cominciò a ruotare su se stessa in senso antiorario. La cima … Verso S, l’apertura del Bacino Tirrenico si combina con la contemporanea subduzione, nel Mar Ionio, di litosfera africana al di sotto dell’Arco Calabro, dando origine al vulcanismo delle Eolie e all’intensa attività tettonica e sismica della Calabria, da Sibari fino alla Stretto di Messina: la costa siciliana si allontana da quella calabrese con un ritmo di 1 cm/a e si solleva di 4 mm ogni 10 anni, contro un sollevamento di 1,5 mm/a della costa calabrese. Così, la subduzione della crosta oceanica della Tetide verso N finì per provocare un movimento del blocco africano che, nella nostra regione, aprì un nuovo oceano (l'Oceano Ligure-piemontese). Panoramica della “Casa delle botti e delle ruote” in corso di scavo. Edit. La collisione avviene nelle zone di subduzione, tra placche costituite interamente da crosta oceanica che portano alla nascita di archi di isole vulcaniche, oppure tra una placca di crosta oceanica che, più densa e pesante, scivola al di sotto di una placca di crosta continentale più leggera formando le cordigliere, come le Ande o le Montagne Rocciose. Alcune aree della catena sono più attive delle altre mostrando valori di sollevamento molto più elevati della media: così, per esempio, in Friuli, tra Trieste e Tarvisio, una serie di misure effettuate dopo il terremoto del 1979 e confrontate con precedenti misure geodetiche del 1952 ha mostrato che il sollevamento è avvenuto con velocità di qualche mm/a, con un picco di 10 mm/a, valore 10 volte superiore alla media della catena alpina. Nell'avanfossa meridionale si formò il vasto bacino di sedimentazione che andrà a costituire la Pianura Padana, dove si sono raccolti, in pochi milioni di anni, depositi di enorme spessore: i geologi calcolano che nel sottosuolo della Pianura Padana gli spessori dei sedimenti deposti negli ultimi 5 Ma (Pliocene) raggiungano, nella zona di Parma e Reggio Emilia, i 7.000 m! Gli Appennini: descrizione, suddivisione, caratteristiche, riassunto semplice e completo. Want your friend/colleague to use Blendspace as well? Sono friabili e soggette all’erosione. A cura di Paola Tognini. Questa struttura è di fondamentale importanza non solo geologica, ma anche economica, visto che proprio questo assetto strutturale favorisce la formazione di trappole per idrocarburi, di cui il sottosuolo della pianura padana è particolarmente ricco. Un’evoluzione continua Sicuramente la Alpi. Storia geologica dell'Italia
Il Bacino del Tirreno è il più giovane dei bacini del Mediterraneo e con una profondità di 3600 m è uno dei più profondi: sui suoi fondali in espansione si trovano alcuni dei più importanti vulcani sottomarini del Mediterraneo. by Miriam Polenghi. Un corso online, da utilizzare da soli o in classe, ad integrazione del curricolo o per il recupero dei debiti. Si estendono per circa 1200Km. Integra le lezioni in classe con quelle che Eniscuola ha realizzato per te con docenti e studenti di scuole italiane. Iniziò così la formazione della catena alpina e, insieme a questa, delle catene che attraversano la Corsica, le Baleari e la Spagna meridionale e dei vari bacini che compongono il Mediterraneo. Le vette (cime) più alte delle Alpi sono: Monte Bianco (4.810 metri) e Monte Rosa (4.633). by catia. Le uniche aree emerse di quella che diventerà la nostra penisola erano una piccola area tra Pisa, l’Argentario e la Sardegna. [ Antichi popoli delle Alpi. Il margine occidentale è interessato da una tettonica distensiva, con formazione di profonde fosse tettoniche (Graben) e faglie distensive, che aprono la via alla risalita di magmi e conseguenti fenomeni vulcanici (in Toscana, Lazio, Campania): il margine W appenninico è quindi caratterizzato da vasti bacini tettonici (Val d'Elsa, Valdarno, piana di Firenze, Val Tiberina, per esempio), un tempo occupati dal mare, poi sede di grandi laghi (di cui il Trasimeno è l'unica testimonianza rimasta). I geofisici tengono costantemente sotto controllo i movimenti e le deformazioni nel nostro territorio attraverso una rete di stazioni di misura (istituita su scala nazionale negli anni’80), sia con i tradizionali metodi geodetici (livellazione geometrica e misure accurate di angoli e distanze), sia con i moderni metodi di rilevamento satellitare (GPS), che permettono di rilevare in tempo reale spostamenti anche millimetrici. AMBIENTI CLIMATICI TERRESTRI 311. Er secco bello. Le Alpi si estendono per circa 1.000 km, con un larghezza di 150-200 km, a costituire un arco che separa geograficamente il nostro Paese e l'area mediterranea dal resto dell'Europa. In entrambi i casi, le deformazioni sono accompagnate da un’elevata sismicità, sempre indice di attività tettonica. OGGI FACCIAMO LEZIONE DI... Geografia LE REGIONI MORFOLOGICHE Regione alpina Partiamo! Preview this quiz on Quizizz. Gli appennini si dividono in tre parti: Appennino Settentrionale, Appennino Centrale e Appennino Meridionale. Al termine della glaciazione queste popolazioni iniziarono a spostarsi verso l’Europa settentrionale. 2). Orogenesi ed erosione
Geography. Rafforza il tuo inglese con Smartenglish! Edit. quindi dato che gli appennini hanno forme più dolci sono loro i più vecchi. Verso W la catena alpina si arcua ed entra in contatto con la catena appenninica in corrispondenza di un importante lineamento tettonico, la Linea Sestri-Voltaggio. Gli appennini 1. Breve storia degli Appennini Assieme alle Alpi, gli Appennini rappresentano l’ossatura dell’Italia.. Gli Appennini: descrizione. Si stendono da occidente a oriente. Si dividono in Alpi Occidentali, Centrali e Orientali. Altre domande? Il monte più alto degli Appennini, il Gran Sasso d'Italia, raggiunge solamente i 2.914 metri.. Invece, le principali vette delle Alpi superano abbondantemente i 4.000 metri. Nell’avanfossa meridionale si formò il vasto bacino di sedimentazione che andrà a costituire la Pianura Padana, dove si sono raccolti, in pochi milioni di anni, depositi di enorme spessore: i geologi calcolano che nel sottosuolo della Pianura Padana gli spessori dei sedimenti deposti negli ultimi 5 Ma (Pliocene) raggiungano, nella zona di Parma e Reggio Emilia, i 7.000 m! Il movimento di rotazione antioraria della placca africana iniziò nel Creataceo e, con fasi alterne di varia intensità, si protrae ancora ai giorni nostri. Numerose sono, però, le montagne che spiccano in bellezza nella catena delle Alpi, la più alta e più giovane d'Italia, caratterizzata quindi da vette imponenti e acuminate. Tra l'avampaese e la catena si trova l'avanfossa, una zona depressa al di sotto della quale si verifica la subduzione di una delle due placche: è nell'avanfossa che si raccoglie la maggior parte dei detriti e dei sedimenti prodotti dallo smantellamento della catena. Montagna più alte. Grocery ! Loading... Manuela's other lessons. La conformazione geologica e strutturale delle montagne d'Italia risente di una storia molto lunga e complessa, che porta ancora i segni di un'antichissima catena, la catena ercinica, formatasi più di 300 Ma fa, tuttavia i rilievi più evidenti, le Alpi e gli Appennini, sono strutture recenti, nella scala dei tempi geologici. La Terra è percorsa per migliaia di km da queste “cicatrici”, alcune giovani e lunghissime, molto elevate e dai rilievi aspri e selvaggi come Alpi, Karakorum, Himalaya, altre più antiche e dalle forme dolci, quasi delle morbide colline, come gli Urali, gli Appalachi o il Massiccio Centrale Francese: le forme che possiamo osservare sono il risultato combinato dei processi orogenetici e delle deformazioni tettoniche, che sollevano le catene e dei processi di erosione, che modellano i rilievi e tendono a “calcellare” nel corso del tempo i dislivelli e i rilievi che i processi endogeni creano, in un ciclo senza fine. La Pianura Padana: piatta solo in superficie
Mano a mano che le due placche scivolavano a fatica una sotto l’altra, si creano i lunghi archi delle Alpi prima e degli Appennini subito dopo. La crosta oceanica, densa e pesante, andò ancora una volta in subduzione al di sotto della crosta continentale africana fino alla totale scomparsa dell’Oceano Ligure-piemontese: della crosta che formava i fondali di questo antico oceano rimangono tracce nelle rocce ofiolitiche (le “pietre verdi”) della Corsica, delle Alpi occidentali, della Liguria e della Grecia, mentre i sedimenti che lo ricoprivano formano ora le rocce che costituiscono l’ossatura del nostro Paese. Il movimento del Blocco Sardo-corso ha avuto due importanti conseguenze: da una parte ha generato una compressione da W verso E che ha causato la subduzione del margine occidentale di Adria sotto al Blocco Sardo-corso stesso, creando il corrugamento della primitiva catena appenninica e il suo progressivo avvicinamento alle coste della Dalmazia, mentre dall'altra parte ha provocato la progressiva apertura di due profondi bacini oceanici: il Bacino Provenzale e il Mar Tirreno. le alpi e gli appennini le alpi le alpi sono una catena montuosa appennini gli appennini sono un sistema muontoso lungo 1. Sono il risultato della compressione esercitata dal movimento di rotazione della placca africana che ha spinto e continua a spingere contro la gigantesca placca euroasiatica: i bordi delle due placche si sono così “accartocciati”, “arricciati” e deformati gli uni contro gli altri. La placca europea andò in subduzione sotto quella africana e la collisione deformò le rocce e i sedimenti di entrambi i margini, che si accavallarono gli uni sugli altri a dare la tipica struttura alpina, chiamata dai geologi "a falde di ricoprimento". I movimenti della litosfera crearono grandi fratture e nuove placche litosferiche ripresero a muoversi, ad allontanarsi e a collidere tra loro. Informa i più giovani su energia e ambiente, scienza, chimica, cultura e lingua inglese, con immagini, interviste e video a supporto. Iniziò così la formazione della catena alpina e, insieme a questa, delle catene che attraversano la Corsica, le Baleari e la Spagna meridionale e dei vari bacini che compongono il Mediterraneo. La Pianura Padana si estende a S delle Alpi e le separa dagli Appennini: piatta e monotona in superficie, in realtà nasconde una struttura geologica molto complessa e attiva. Verso W la catena alpina si arcua ed entra in contatto con la catena appenninica in corrispondenza di un importante lineamento tettonico, la Linea Sestri-Voltaggio. 3rd - 4th grade. Subduzione di crosta africana si ha anche nel Mar Egeo, al di sotto della Grecia e questo spiega la sismicità e il vulcanismo di queste zone che, pur non appartenendo geograficamente al nostro Paese, ne influenzano l'evoluzione geologica. Il risultato è che nel sottosuolo della Pianura Padana, al di sotto di una copertura di 300-400 m di sedimenti fluviali e lacustri, a partire dal Pliocene (3,9 Ma) si sono formate, e continuano a formarsi, grandi pieghe e scaglie tettoniche che si impilano le une sulle altre. Questo maggior sollevamento è dovuto ad un tentativo della placca africana di "infilarsi" in subduzione sotto la placca europea, al di sotto dell'edificio alpino. I geologi, però, sanno riconoscere i fenomeni che testimoniano come la crescita delle Alpi e degli Appennini continui ancora sotto ai nostri occhi: misure con strumenti ad alta tecnologia permettono addirittura di misurare i sollevamenti e gli abbassamenti delle montagne. La conformazione geologica e strutturale delle montagne d’Italia risente di una storia molto lunga e complessa, che porta ancora i segni di un’antichissima catena, la catena ercinica, formatasi più di 300 Ma fa, tuttavia i rilievi più evidenti, le Alpi e gli Appennini, sono strutture recenti, nella scala dei tempi geologici. Diversamente dalle Alpi le cime montuose sono meno alte e più tondeggianti, i rilievi sono perlopiù poveri di boschi ma adatti all’allevamento del bestiame di piccola taglia. Andiamo a conoscere le Alpi e gli Appennini. APPENNINI Le Alpi liguri erano basse, vicine al mare e popolate da uomini primitivi. Le vette più alte degli Appennini sono: Gran Sasso (2.912 metri) e Maiella (2.795 metri). Costituisce infatti l'avanfossa della parte centrale della catena alpina, ma anche quella della più giovane catena appenninica: si tratta quindi dell'area dove due importanti catene ancora in formazione si fronteggiano. Hanno dovuto resistere a più ere di spostamenti tettonici. Contemporaneamente, a complicare la situazione, un frammento del margine europeo si staccò, a formare quelle che diventeranno la Corsica e la Sardegna. La storia di questa catena è molto complessa, ma a grandi linee la sua nascita è dovuta alla collisione tra la placca europea e il promontorio di Adria. In the Italian version, the website also offers digital lessons on Art, Science and English language, produced in collaboration with Italian high schools (eniscuola culture and eniscuola in the classroom). È lunga circa 1500 km e larga da 30 a 250 km; attraversa tutta la penisola italiana da nord a sud. Il risultato è che nel sottosuolo della Pianura Padana, al di sotto di una copertura di 300-400 m di sedimenti fluviali e lacustri, a partire dal Pliocene (3,9 Ma) si sono formate, e continuano a formarsi, grandi pieghe e scaglie tettoniche che si impilano le une sulle altre. Breve storia delle Alpi
GLI APPENNINI 2. Dalle parole greche oros (montagna) e genesis (origine) è nato il termine orogenesi, che indica tutti i processi geologici che portano alla formazione di una catena montuosa. Sono più vecchie le Alpi, malgrado siano più alte degli appennini, poiché questi ultimi, prima di emergere, sono stati al di sotto del livello del mare, erodendosi piu velocemente. Gli Appennini sono una catena montuosa meno elevata e più antica delle Alpi. I depositi di questo antico mare si ritrovano ancora nelle sequenze sedimentarie delle Alpi e degli Appennini. Proprio la progressiva espansione del Mar Tirreno porterà, nel corso degli ultimi 7-8 milioni di anni (a partire dal Miocene superiore) alla formazione della catena appenninica come la vediamo oggi, con il blocco dell’Arco Calabro che si stacca dalla catena alpina e viene a saldarsi alla parte meridionale dell’Appennino. La rete nazionale è poi collegata con le reti di altri Paesi, in particolare con i Paesi che si affacciano sull’arco alpino, per poter tenere sotto controllo la situazione dell’intera catena. Questa struttura è di fondamentale importanza non solo geologica, ma anche economica, visto che proprio questo assetto strutturale favorisce la formazione di trappole per idrocarburi, di cui il sottosuolo della pianura padana è particolarmente ricco. Sembra che alcune domande siano un pretesto? Significa anche che, nel corso della vita di un uomo, montagne come il Cervino o il M. Bianco si sollevano di circa 7-8 cm: troppo poco per rendersene conto con un’osservazione “a vista”, ma tuttavia sufficiente perchè le misure geofisiche permettano di quantificare le deformazioni. Anche la storia degli Appennini è lunga e complessa, ma in breve può essere ricondotta ai movimenti di rotazione verso E del Blocco Sardo-corso, contemporanei alla collisione delle placche europea e africana che stava creando la catena alpina a N. Questa rotazione iniziò un po' più tardi rispetto alla nascita delle Alpi, tra l'Oligocene superiore e il Miocene inferiore (30-16 Ma): gli Appennini sono quindi più giovani della Alpi. Breve storia delle Alpi La sua apertura, che continua tutt'oggi, sta smembrando la catena appenninica. La zona esterna, non ancora deformata, verso la quale la catena si muove, viene detta avampaese. catia. Fai una domanda e ottieni le risposte che cerchi. Mano a mano che la catena alpina prendeva forma in profondità nella crosta terrestre, iniziavano i primi sollevamenti e la graduale emersione dei rilievi. Come Play With Me Recommended for you. Come nasce una catena montuosa Copy of Le Alpi, gli Appennini, i vulcani italiani. Le catene montuose sono quindi le enormi cicatrici che testimoniano i movimenti delle placche litosferiche e ne mostrano gli antichi confini. La continua compressione lungo il margine orientale provoca la formazione di grandi pieghe e spinge gli Appennini contro le coste della Dalmazia con un ritmo di 1 mm/a. 3 years ago. 3 years ago. Verso S, l'apertura del Bacino Tirrenico si combina con la contemporanea subduzione, nel Mar Ionio, di litosfera africana al di sotto dell'Arco Calabro, dando origine al vulcanismo delle Eolie e all'intensa attività tettonica e sismica della Calabria, da Sibari fino alla Stretto di Messina: la costa siciliana si allontana da quella calabrese con un ritmo di 1 cm/a e si solleva di 4 mm ogni 10 anni, contro un sollevamento di 1,5 mm/a della costa calabrese. I geofisici tengono costantemente sotto controllo i movimenti e le deformazioni nel nostro territorio attraverso una rete di stazioni di misura (istituita su scala nazionale negli anni'80), sia con i tradizionali metodi geodetici (livellazione geometrica e misure accurate di angoli e distanze), sia con i moderni metodi di rilevamento satellitare (GPS), che permettono di rilevare in tempo reale spostamenti anche millimetrici. di H ne servono 6,5 di energia elettrica, e quella con cosa la facciamo. Loading... cristina's other lessons. In entrambi i casi, le deformazioni sono accompagnate da un'elevata sismicità, sempre indice di attività tettonica. Le Alpi, gli Appennini, i vulcani italiani. Alpi e Appennini sono montagne “vive”: si muovono, si trasformano e continuano a crescere, lo fanno così lentamente che il processo non è apparentemente percepibile alla scala della vita umana. Lo stesso movimento di compressione ha generato le catene montuose di tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo (dalla Grecia all'Albania, alla Croazia, fino alla Spagna, Tunisia, Marocco e Algeria), ed è responsabile dell'attività sismica e vulcanica delle regioni mediterranee, oltre ad aver creato i profondi bacini del M. Tirreno, delle Baleari e del Mar Ionio rimpicciolendo sempre più il Mar Adriatico. (da Tecchiati, Rizzi, p. 74, fig. 6. Anche la storia degli Appennini è lunga e complessa, ma in breve può essere ricondotta ai movimenti di rotazione verso E del Blocco Sardo-corso, contemporanei alla collisione delle placche europea e africana che stava creando la catena alpina a N. Questa rotazione iniziò un po’ più tardi rispetto alla nascita delle Alpi, tra l’Oligocene superiore e il Miocene inferiore (30-16 Ma): gli Appennini sono quindi più giovani della Alpi. Proprio la progressiva espansione del Mar Tirreno porterà, nel corso degli ultimi 7-8 milioni di anni (a partire dal Miocene superiore) alla formazione della catena appenninica come la vediamo oggi, con il blocco dell'Arco Calabro che si stacca dalla catena alpina e viene a saldarsi alla parte meridionale dell'Appennino. Lo stesso movimento di compressione ha generato le catene montuose di tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo (dalla Grecia all’Albania, alla Croazia, fino alla Spagna, Tunisia, Marocco e Algeria), ed è responsabile dell’attività sismica e vulcanica delle regioni mediterranee, oltre ad aver creato i profondi bacini del M. Tirreno, delle Baleari e del Mar Ionio rimpicciolendo sempre più il Mar Adriatico. Le aree più attive dal punto di vista sismico sono in genere le aree dove i valori di sollevamento sono più elevati: per esempio, nel Cuneese, nel Bresciano e nel già citato Friuli. I continenti erano raggruppati nella grande massa di Pangea, nella quale si apriva un grande braccio di mare, la Tetide. Tra l’avampaese e la catena si trova l’avanfossa, una zona depressa al di sotto della quale si verifica la subduzione di una delle due placche: è nell’avanfossa che si raccoglie la maggior parte dei detriti e dei sedimenti prodotti dallo smantellamento della catena.