Comportatevi verso di loro convenientemente. Un discorso, in particolare, merita la questione "dote", che indubbiamente nel diritto islamico canonico è obbligatoria ed indiscutibile, anche se vi è una certa confusione in merito al termine che identifica questo dono nuziale alla sposa. The Muslim Students Association of U.S. & Canada -. Nella maggior parte delle canoniche scuole tradizionali islamiche, ma anche nella stragrande maggioranza del pensiero popolare del mondo islamico, è assodato, come indiscutibile postulato, che una donna musulmana debba necessariamente sposare solamente un uomo musulmano, mentre l'uomo musulmano potrebbe sposare una donna, ovviamente musulmana, ma anche di altre fedi (e qui generalmente viene accettata l'idea che la moglie possa essere ebrea o cristiana). ORIGEN DE LA RELIGIÓN MUSULMANA El islam surgió en Arabia en el siglo VII de la era cristiana con la aparición del profeta Mahoma. Donna musulmana con uomo che non sia musulmano. Dedico molto tempo ad informare le coppie che si formano sul fatto che bisogna mettersi d'accordo sulle modalità e sulle condizioni del matrimonio. 'Uqûd) bay‘ (di scambio) di compravendita privata fra le parti. Questo è il giudizio di Allah, con il quale giudica fra voi, e Allah è sapiente, saggio...." Non mantenete legami coniugali con le miscredenti. Il rito vero e proprio può svolgersi in una moschea chiamata Nikâh o Fâtiha o presso l’abitazione dei genitori della sposa. H. Piccardo), "...Di ogni cosa creammo una coppia, affinché possiate riflettere..." Questa situazione era suscettibile di pericolosità nei confronti della neo-comunità islamica inseditasi a Medina, attraendovi inimicizie fra le due città. Ma, per la sua perfetta misericordia, Allah creò le loro mogli della loro stessa specie e creò amore e gentilezza tra loro". Il matrimonio viene quindi festeggiato con un banchetto. I festeggiamenti delle nozze musulmane variano a seconda del luogo e delle tradizioni di famiglia, ma in linea di massima si tratta di grandi feste che possono addirittura durare diversi giorni. Així, l'islam representa l'acceptació i submissió davant Déu. Regolamentazione questa, che deve intendersi (e qui sta il nodo cruciale) come continuativa e attiva e sempre in movimento per adattarsi alla società, sempre nel rispetto dei principi fondamentali della religione (e di certo questa tema non rientra fra questi). Mentre resta abbastanza unanime il consenso dei dotti verso le condizioni di proibizione (haram) del matrimonio. Questo versetto non può quindi esser preso a supporto della tesi di comando dei mariti sulle donne, né di anti-reciprocità del consenso al matrimonio di fedi miste. In un articolo di Tariq Ramadan, sui matrimoni misti, leggiamo: La questione dei matrimoni misti merita tutta la nostra attenzione. Tema dunque egli Allah (SWT), così che possa conservare la metà rimanente". Il grado di possibile dipendenza è maggiore in questo senso con, in più, il fatto che il musulmano riconosce la fede ebraica e cristiana ma un cristiano o un ebreo non considerano la rivelazione dell'islam autentica. Il matrimonio musulmano è un matrimonio che si celebra tra due persone di sesso opposto, nel rispetto degli usi e costumi della religione musulmana. Un’unione sancita tra due persone di sesso opposto, celebrata necessariamente secondo gli usi e i costumi della religione musulmana e ufficializzata dinnanzi al sindaco per darne valenza civile. Infine, parenti ed amici ringraziano dell’ospitalità, omaggiando la nuova famiglia con dei doni. 1.718.297-6520 1.718.658.5530 Ecco davvero dei segni per coloro che riflettono..."(Corano meccano Ar-Rūm 30,21 trad. Anche se il principio islamico è chiaro, esso non può giustificare qualsiasi cosa ed ogni situazione deve essere regolata caso per caso. Una cerimonia intrisa di usanze, folclore e tradizioni. Si tratta di una formula di "unione coniugale" usata prevalentemente nei contesti poveri, rurali dei vari paesi a maggioranza islamica ma che acquisisce una nuova realtà anche nel mondo occidentale, oggi, nei vari contesti legati al mondo dell'immigrazione. Ibn Ishaq cita a questo prposito un episodio di quando una donna dei Quraysh, Umm Kulthum, si rifugiò presso i musulmani a Medina, e i suoi due fratelli vennero a reclamarla, secondo le clausole del trattato, Muhammad rifiutò di restituirla: Allah glielo aveva vietato con una nuova rivelazione che funse così emendamento al trattato, secondo cui le donne rifugiate che si convertivano all'Islam non dovevano essere restituite a coloro da cui erano fuggite (Corano Al-Mumtahana 60,10-13). A conti fatti, non si tratta solo di un problema giuridico. Los inconvenientes son todavía mayores si el matrimonio va a vivir en un país musulmán. In ogni caso, sulla base del canonico concetto dell'abrograzione (Nasikh wa Mansukh) di versetti, da parte di altri rivelati successivamente, molte scuole ritengono che, almeno per quanto riguarda il matrimonio, il versetto (al-Baqarah 2,221) sia da ritenersi come "abrogato" dal successivo versetto (Al-Mâ'ida 5,5). Dunque, un matrimonio non dovrebbe essere contratto né in segreto, né se esente da una registrazione pubblica. Succedeva che certe donne di Mecca fuggivano per rompere con i propri mariti e si rifugiavano a Medina, dai musulmani senza però, considerarsi musulmane. Il matrimonio (An-Nikāh) avviene attraverso la presa in carico di determinati fattori. Quest'ultima traduzione "eresia" non sarebbe corretta, in quanto, per associare l'idea di "eresia" mutuata dal lessico cristiano, dovremmo fare riferimento piuttosto a termini come "hartaqa". L'uomo ha il dovere di sovvenire ai bisogni della famiglia e, in questo senso, ha la responsabilità di mantenerla. Dall'analisi di questi versetti possiamo dedurre che ci sono diverse verità assolute che siamo in grado di stabilire da questi due versetti. Circa un mese prima della data fissata per le nozze, i futuri coniugi incontrano l’Imam ovvero la guida morale e spirituale della comunità islamica che accompagna gli sposi in un percorso di preparazione alle nozze. Unire gli uomini e le donne virtuosi è un atto … Tra questi c’è quello che vede il matrimonio come un vero e proprio contratto siglato davanti ad Allah; l’accettazione della poligamia da parte del marito; il precetto iscritto nel Corano secondo cui l’unione con un ateo è proibita ma è concesso di prendere in sposa una donna cristiana o ebrea; la tradizione secondo la quale una donna di fede musulmana deve categoricamente sposare un uomo di fede musulmana. Il matrimonio islamico è normalmente un'istituto coniugale monoandrico poliginico, o altresì un negozio formale, (atto di autonomia privata in cui sono necessarie determinate modalità di manifestazione). Può essere superato con la conversione dell’uomo all’Islam. (Corano meccano Al-Furqân 25,74), "...Non sarete rimproverati se accennerete a una proposta di matrimonio, o se ne coltiverete segretamente l'intenzione . Tutte le maggiori scuole giuridiche islamiche concordano nell'affermare che l'assenza di una specifica reciprocità, anche per le donne, della concessione coranica di sposarsi anche con donne giudeo-cristiane implicherebbe la non-reciprocità di tale correlazione. Le opinioni ivi contenute rappresentano il libero pensiero dell'autore. Sapete, ad esempio, che secondo la tradizione musulmana le bomboniere di matrimonio vengono donate agli ospiti già nel momento in cui vengono invitati alle nozze? Questa limitazione, d… Sezione matrimoni misti Hudhayfa sposò anche un'ebrea della città persiana di al-Madayn. Accettiamo da ciò anche che,sebbene il Corano non si è rivolto direttamente alle donne musulmane,se agli uomini musulmani è stato dato il permesso di sposare donne musulmane,allora naturalmente,le donne musulmane possono sposare uomini musulmani. Nell'Islam, la Sharî'a, (lett. Al massimo,le giustificazioni tradizionali dimostrano che sposare un kitabiyya è scoraggiato ma non vietato. Sin embargo, en países de mayoría musulmana, el derecho civil considera nulo el matrimonio de una mujer musulmana con un varón no musulmán, salvo que éste se convierta. Questa limitazione, dettata essenzialmente da un'interpretazione delle due principali fonti canoniche del diritto islamico (Corano e Sunnah) e affermatasi attraverso una terza fonte: l'Ijmâ, (ovvero il consenso dei "dotti"), si traduce inevitabilmente in un precetto sharī'atico, che a sua volta si traduce (in varie forme più o meno restrittive), in dei vincoli legislativi contenuti nei codici civili dei vari paesi del mondo islamico, sebbene quest'ultimi non siano necessariamente né governi di forma "teocratica", né tanto meno califfati, spesso sono di costituzione laica. Gli impedimenti perpetui sono: "...Non sposate le donne che i vostri padri hanno sposato - a parte quello che è stato . All’inizio per amore si accetta che ognuno appartenga ad una religione differente, si è aperti, comprensivi disponibili, ma poi i nodi impietosamente arrivano al pettine. Val più frenare gli ardori dell'inizio, piuttosto che dover constatare il peggio dopo qualche anno. In (Al-Baqara 2,236, 237 e An-Nisâ' 4,24) troviamo il termine farīda, che deriva dalla radice farada che sta indicare genericamente un "precetto divino", "obbligo", "prescrizione", "imposizione", "qualcosa che viene ordinato"; mentre nel versetto An-Nisâ' 4,25 troviamo il termine Ajr, (con il suo plurale ujùr in 33,50) che deriva dalla radice Ajara, molto usata nel Corano che significa premio, ricompensa, pagamento, versamento, compenso. Il termine al-mushrikâti o mushrikīn, deriva dalla parola "shirk" (tradotta spesso con associazione o eresia). Aldilà del fatto che all'epoca della nascita dell'Islâm fosse una cosa normalissima e consuetudinaria, ciò non implica necessariamente che l'oggetto di scambio sia la donna in sé in cambio della dote, ma che il contratto matrimoniale sia regolamentato all'interno di alcune regole ben specifiche comuni ai contratti di compravendita. Questo non significa che la donna non musulmana non abbia alcun diritto sui suoi bambini. H. Piccardo). Aisha, moglie del profeta, racconta, secondo il Mishkat al-Masabih, che Mohammad disse: "Il migliore di voi è chi è migliore verso sua moglie, e io sono il migliore verso le mie mogli". H. Piccardo). In definitiva, il "matrimonio" contratto in moschea non ha nessun valore, né giuridico (in entrambi i paesi), né religioso, (perché va in contrasto con le condizioni minime indispensabili per la leicità (halal) di tale unione). Promuovi anche tu la tua Pagina, Nel nome di Dio Il più Clemente, il più Misericordioso, La pace, la Misericordia, e le benedezioni di Dio siano su di voi, 15 marzo 2012 - autore: 'Alī M. Scalabrin Sono più che altro problemi che riguardano la quotidianeità: come ad esempio il fatto di preparare carne di maiale a tavola con i figli per il marito cristiano o la possibilità o meno di bere alcolici in compagnia di un marito cristiano e questo si rispecchierebbe anche nell'educazione dei figli, che prendono esempio anche dal padre. Oggi come oggi l'emancipazione della donna sia paesi occidentali che orientali è davvero notevole e non è possibile paragonare con le condizioni della donna araba del periodo islamico nascente. A livello psico-sociale, l'arcaica società araba pre e immediatamente post-islamica patriarcale si fonda sul, Si ritiene che i figli di madre musulmana debbano necessariamente preservare tale religione e per garantire ciò, Se un uomo musulmano accettasse che il proprio figlio segua una religione diversa dalla propria (per esempio quella della madre non musulmana) sarebbe definito come un, Chiariarsi preventivamente con il partner prima dell'arrivo dei figli su quale sarà il tipo di educazione religiosa da impartire. Un uomo musulmano può sposare fino a 4 mogli, previo accertamento delle condizioni prescritte. Il matrimonio che si celebra in un paese che basa le proprie leggi su principi islamici, come il Marocco, la Tunisia, l'Egitto è sempre e solo un’unione civile e religiosa insieme, in quanto, sebbene essa sia sempre prefissata dalla classica formula di rito “nel nome di Dio...” e possieda prescrizioni di origine islamica, l’unione matrimoniale è stipulata unicamente nel campo dei contratti legali fra privati e viene stilata, al pari di altri contratti, davanti ad un ‘Adoul, che non è altro che un notaio con funzioni giuridico islamiche, che ne accerta la validità ed il rispetto della normativa vigente e lo registra presso le autorità giudiziarie preposte. Existen además otras relaciones matrimoniales prohibidas. La sottomissione a Dio e a Maometto, il suo inviato Col termine arabo Islam, letteralmente "sottomissione a Dio", si intende, oltre alla religione musulmana fondata da Maometto nel 7° secolo in Arabia, quell'insieme di pratiche sociali, politiche e culturali che a tale religione fanno riferimento. Come tali vanno interpretati e adattati al contesto moderno, alla luce di un diritto sempre in evoluzione. Si può, quindi, supporre che le donne musulmane debbano necessariamente sposare uomini necessariamente solo musulmani e che la regola coranica sia riservata solo agli uomini ? Il Corano non fornisce ulteriori informazioni sul fatto che le donne musulmane possono sposare uomini appartenenti alla "Gente del Libro". Si tratta di un episodio particolare, in un periodo di tensione e guerriglia; un versetto atto a tutelare la salvaguardia delle donne che desideravano cambiare vita, rifugiarsi da situazioni troppo oppressive e integrarsi nella neo-comunità islamica, un versetto che in ogni caso riguarda le donne politeiste di Mecca, non le cristiane ed ebraiche che vivevano prevalentemente nei dintrorni di Medina. aggiornamento: 04 luglio 2015. In genere accettiamo questo come il nostro diritto di sposarci. Ci sarebbe stata repulsione se le spose fossero state di una specie diversa. El matrimonio católico ... - Un imán o una persona musulmana podrá, entonces, celebrar la unión en una mezquita o en casa de la familia de la mujer. Porre sul piatto gli insegnamenti per arricchirlo e spiegare con senso storico-critico. Quando Huma Abedin, assistente di Hilary Clinton, durante la campagna di Clinton per le elezioni presidenziali del 2008, sposò nel 2010, Anthony Weiner, politico dello stato di New York, fece scandalo nella comunità musulmana. Questo versetto è tratto da una sura medinese, anche se interposta fra sure meccane, rivelata nel periodo in cui alcuni Israeliti (identificati con "Gente della Scrittura") erano fortemente dubbiosi del messaggio rivelato da Dio a Muhammad, perché poteva minare al loro potere economico. Da un'analisi obbiettiva e coerente, semmai, si protrebbe considerare il matrimonio fra donna muslima e uomo kitabi, (appartenete alla Gente del Libro) come sconsigliato, imprudente, sconsiderato e quidni, rientrebbe nella categoria del makrūh (riprovevole, sconsigliato, ma non haram vietato o sanzionabile), oppure addirittura mubāh, (neutrale), in quanto non ci sono sufficienti chiare disposizioni sulla sanzionabilità di tale pratica. Durante il rito viene data lettura dei versetti del Corano, successivamente gli sposi si scambiano il loro consenso, ovvero una dichiarazione simile alle frasi per promessa di matrimonio, in cui dichiarano la loro volontà a vivere come marito e moglie. Secondo il Corano, lo sposo deve essere musulmano e l'unione … 'E' indubbio quindi che per un musulmano maschio sia consentito sposare una donna cristiana ed ebrea e che, restando conforme alle parole del Corano,non tutte le donne ebree e cristiane debbano considerarsi politeiste o miscredenti. Non vi sarà colpa alcuna se le sposerete versando loro il dono nuziale. Una religione ricca di dogmi e principi. Essenzialmente, i punti fondamentali su cui poggia l'interpretazione classica ortodossa tradizionalista possono essere schematizzati come segue: Per quanto rigurda il primo punto, ovvero l'associazione cristiani/ebrei = kuffar / mushrikīn viene spesso considerato il seguente detto 'Umar ibn al-Khattâb rispondeva, quando gli veniva chiesto un parere riguardo al matrimonio con una giudea o una cristiana: "Allah ha reso illecito il matrimonio dei credenti con le politeiste. 2. In Marocco, ciò che è valido secondo moudawana (codice di famiglia marocchino) è valido anche shar'îaticamente, mentre ciò che di fa in moschea non ha alcun senso.... Anche perché il matrimonio nell'Islam è un contratto, non un sacramento e non si fa in moschea, non ci si sposa davanti all'imâm, ma bensì davanti a due 'Adoul, (notai, funzionari del Regno), che poi andranno a registrare presso il tribunale di famiglia tale atto. "la grande Via" o "la Via diritta"), intesa come un insieme di regole di buona azione della vita di un musulmano, si integra all'interno del diritto musulmano moderno, a tal punto da confondersi, con quello che viene chiamato Fiqh,ovvero l'insieme del sapere e della conoscenza che vanno ad elaborare le basi del diritto islamico, (si tratta propriamente di uno sforzo teso ad individuare la legge di Dio, per mezzo della conoscenza della sharî'a, non la sua esclusiva espressione). Vi si identificano circa 8 termini che usualmente indicano questo concetto, ma che assumono lievi varianti di significato a seconda del contesto: (mahr, sadāq, nihla, hibā, 'ajr, 'uqr, 'alāq e farīda). Conclusioni - Matrimoni religiosamente misti e figli. 4) Chipre: Cristianos y Musulmanes. (Corano medinese Al-Mumtahana 60,10 trad. Come per gli altri matrimoni religiosi, prima della cerimonia nuziale, l'unione va ufficializzata dinanzi al sindaco. El ritual propio de un matrimonio entre musulmanes es el siguiente: 1. Tanto la donna quanto la sua famiglia sono titolari di un autonomo interesse a un buon matrimonio. Nell'Islam, il matrimonio, il niqah o el zawaj, è "autorizzazione legale" di relazione sessuale lecita, perché stabilita con un contratto che prevede obblighi e doveri della coppia. 7) Si tratta di due versetti rivelati a Medina, (quindi successivamente all'Egira), ma in due periodi diversi: il primo in ordine cronologico (al-Baqarah 2,221), (sulla base delle circostanze delle rivelazione Âsbâb An-Nuzûl), è ambientato nel primo periodo di insediamento della neonata comunità di credenti a Medina, quando quest'ultima doveva proteggersi dalle infiltrazioni e dagli attacchi di altre comunità maggioritarie e fa parte di tutto un contesto innovativo (fino ad ora) di regole sociale e giuridiche che si andavano a formare fra i musulmani. Inoltre, il matrimonio "in moschea" non è sicuramente tutelativo priva la donna di tutti i suoi diritti, riconoscimento dei figli, diritti di eredità, pensione in caso della morte del coniuge. Il primo e più importante di questi pilastri è … Così,la religione e la cultura hanno maggiori probabilità di essere passate attraverso la madre. L'evoluzione dell'uno o dell'altro coniuge, a volte la riscoperta tardiva dell'identità religiosa, rimette in discussione aspetti profondi che perturbano la vita di coppia. Colori, luci e frasi di matrimonio pronunciate con quella convinzione necessaria per unire due sposi secondo il vincolo eterno dell’amore. H. Piccardo), "...Se divorzia da lei (per la terza volta) non sarà più lecita per lui finché non abbia sposato un altro. Lo statuto personale è dunque una partizione caratteristica dei sistemi giuridici arabi, e più in generale islamici, che si è definita storicamente come l’ambito di massima resistenza opposta dal diritto musulmano ai progetti di modernizzazione, di occidentalizzazione e di riforma giudiziaria e sostanziale. (Corano medinese Al-Bayyina 98,1 trad. "...e dicono: “Signore, dacci conforto nelle nostre spose e nei nostri figli e fai di noi una guida per i timorati [di Allah]..." A volte queste coppie miste, come le altre, sopravvivono ma molto spesso si assiste a situazioni drammatiche. A questi occorre aggiungere quelle frasi d’amore scambiate dai futuri coniugi durante la cerimonia e intrise di impegno e responsabilità come il rispetto e l’amore tra i coniugi, l’apertura alla fecondità e quindi il ripudio verso ogni forma di contraccezione insieme a quella dell’aborto e l’idea di considerare il divorzio un atto sconsiderato, sebbene sia concesso dal Corano. Spesso è proprio l'Ijmâ a pesare maggiormente nella nella formulazione dei precetti della sharī'ah. Che la sposa sia Musulmana o appartenente alla Gente del Libro (Ebrea o Cristiana) credente nella sua religione; tuttavia l’Islam ci invita a cercare la donna Musulmana religiosa, in quanto essa sarà madre ed educatrice dei nostri figli e ci aiuterà nel seguire la retta via e compiere il bene. Da una parte, abbiamo visto, è palese constatare che nel Corano non vi è nulla che implichi chiaramente il divieto, per una donna musulmana di sposare un uomo di altre religione, (semmai il testo rivela una concessione per l'uomo musulmano nello sposare donne delle scritture precedenti e pone particolare attenzione a non sposare associatori (identificabili onestamente con i politeisti, non certo con gli ebrei ed i cristiani, anche se molti, nell'ambiente tradizionalista, vorrebbero farci credere)). Non é sufficiente quindi il mero rispetto, ci vuole di più, molto di più. Inoltre, a tutt'oggi, in Italia non esiste intesa fra la confessione islamica e lo stato italiano, come prevede l'art. Es casi imposible que una mujer europea logre adaptarse a la vida en ese ambiente. E perchè lo stiamo vietando con giustificazioni obsolete? Se le donne dei Quraysh non accettavano di convertirsi allora il trattao rimaneva valido e doveveano esser restuite ai propri mariti. 30-gen-2020 - Esplora la bacheca "Donne musulmane" di Lubaba Kashem su Pinterest. Ma non risolvetevi al contratto di matrimonio prima che sia trascorso il termine prescritto..."(Corano medinese al Baqarah 2,235), "...O voi che credete, non vi è lecito ereditare delle mogli contro la loro volontà . è decisamente superiore ad allora e, nonostante si registrino ancor oggi, molti casi di cronaca sull'ossessiva possessione di alcuni musulmani in occidente verso le proprie mogli e figli, la situazione è decisamente cambiata. Di casi come questi ce ne sono molti altri che spesso passano inosservati perché si tratta di gente comune e non necesariamente personaggi famosi. Coloro tra voi che ne abbiano la possibilità si sposino. La donna ha il diritto di non preoccuparsi dei suoi bisogni materiali: è un diritto, non un dovere (come viene presentato a volte da certi musulmani) e nulla impedisce a una donna di lavorare. 1 commento in "An-Nikâh: il matrimonio secondo il rito musulmano ", Altri articoli che potrebbero interessarti, Partner di Lemon Way, un'istituzione di pagamenti accreditata dalla ACPR (French Prudential Supervisory Authority) il 24/12/2002 con il numero 16568J, Usiamo cookie propri e di terzi e tecnologie simili per migliorare il nostro sito, analizzare il traffico, offrire funzionalità per i social network e personalizzare i contenuti e la pubblicità a seconda delle tue preferenze di navigazione, che confermi di accettare proseguendo nella navigazione. ازدواج و اخلاق جنسی در اسلام، اخلاق و ازدواج در اسلام Author: Sayyid Muhammad Rizvi Translated By: Karima Amatullah, Raul Gonzalez Bornez ISBN: 9789644388644-964438864X Binding: Paperback, 136, Pages Published Year: 2007 Language: Spanish IBZ Online Internationale Bibliographie der geistes- und sozialwissenschaftlichen Zeitschriftenliteratur [International bibliography of periodical literature in the humanities and social sciences] (.....) Quindi,perchè stiamo vietando alle donne di osservare lo stesso diritto degli uomini (di sposare una non-musulmana) quando non è proibito nel Corano? Genuine Quality International Brands Confidentiality is the one la datazione per albergo internazionale we are most passionate about. Consiste nel celebrare un "matrimonio", ovvero di firmare un contratto matrimoniale alla presenza di un Imam o un Adoul compiacente, senza mai registrare tale atto né presso un tribunale, né presso le autorità consolari. Se da un punto di vista, può essere comprensibile questo divieto nel contesto storico-culturale nativo, da un altro: la situazione moderna non solo non ha più la necessità di preservazione dell'incolumità religiosa della donna e dei figli, ma vengono meno le condizioni naturali storiche, in un contesto estremamente inter-culturale e inter-religioso e multi-etnico. Non si può separare religione da potere temporale, nel mondo islamico solo quando fa comodo, in una sorta di adattamento laico immigratorio della concezione del matrimonio islamico. 'Uthmân, infatti, si sposò con Na'ila bint Farafisa Kalbiyyah, che era cristiana e si convertì all'Islâm a casa sua. A parte il fatto che questa interpretazione risulterebbe assai debole per determinare di per sé una proibizione (haram) vera e propria, ad ogni modo, questo tradizionale pensiero entrato di seguito nel diritto musulmano, è del tutto sbagliato in quanto non viene considerato il contesto storico e le circostanze della rivelazione. Di conseguenza, le restrizioni al matrimonio basate … Trovare dei compromessi, considerare ogni possibile possibilità al fine di garantire la serenità familiare. Tra questi c’è quello che vede il matrimonio come un vero e proprio contratto siglato davanti ad Allah; l’accettazione della poligamia da parte del marito; il precetto iscritto nel Corano secondo cui l’unione con un ateo è proibita ma è concesso di prendere in sposa una donna cristiana o ebrea; la tradizione secondo la quale una donna di fede musulmana deve categoricamente sposare un uomo di fede musulmana. Anche il diritto civile e commerciale ha subito l'influenza di codici e leggi europee, mentre lo statuto personale (termine che si riferisce all’insieme di norme che riguardano la capacità della persona, il matrimonio e il suo scioglimento, la filiazione, le successioni), rappresentandone il modello di società statale a cui fare riferimento, è rimasto abbastanza fuori dalle influenze del diritto europeo. Nell'Islam, le donne sono invitate a seguire delle regole che a volte possono apparire in contrasto con gli standard occidentali di equità e di parità dei sessi. Se provate avversione nei loro confronti, può darsi che abbiate avversione per qualcosa in cui Allah ha riposto un grande bene..."(Corano medinese An-Nisâ' 4,19 trad. Maggiori informazioni sulla nostra Politica di cookie. C'è da dire anche che Ibn Kathir registra un alto grado di disaccordo, già allora, tra i commentatori islamici sulla questione se questo divieto riguardi le donne ebree e cristiane o solamente le politeiste. Nella maggior parte delle canoniche scuole tradizionali islamiche, ma anche nella stragrande maggioranza del pensiero popolare del mondo islamico, è assodato, come indiscutibile postulato, che una donna musulmana debba necessariamente sposare solamente un uomo musulmano, mentre l'uomo musulmano potrebbe sposare una donna, ovviamente musulmana, ma anche di altre fedi (e qui generalmente viene accettata l'idea che la moglie possa essere ebrea o cristiana). Ultimo Pertanto, il primo versetto, sebbene esso esorti, per gli uomini appartenenti alla neo-cominutà di credenti, a non sposare "[donne] associatrici" (al-mushrikâti), "finché non avranno creduto" (al-muminatun) e verosimilmente a non concedere donne credenti agli "associatori" e quindi a non intrapprendere matrimoni misti fra neo-credenti (musulmani) e "associatori" (quindi politeisti, pagani), il versetto, in realtà, secondo alcune scuole è da ritenersi abrogato, rettificando il precetto con un allargamento dei matrimoni dei maschi musulmani alle donne "di quelli a cui fu dato il Libro prima di voi": quindi è possibile non tenerlo in considerazione.